“Anche v’era uno studente di Oxford
che a lungo s’era affaticato con la logica;
il suo cavallo era magro come il manico d’un rastrello.
e v’imprometto che grasso non era neppure lui;
guardava melanconico dall’occhio incavato,
liso era il suo corto mantello del tutto,
perché ancora non s’era procurato alcun beneficio
né tanto era mondano (1) da trovare un impiego.
Quanto a lui gli era più caro d’avere
in capo al letto una ventina di volumi
intorno ad Aristotele e alla sua dottrina
di nero rilegati o di rosso,
che non ricche roba, liuto o gaio salterio.”
G. Chaucer, I racconti di Canterbury, Sansoni, Firenze, 1963, cit. in McLuhan, La galassia Gutenberg. (1)Mc Luhan propone di leggere ‘worthy’ (di valore) e non ‘wordly’ (mondano).