Il cervello della cappella Sistina. Michelangelo fra neoplatonismo e… neuroanatomia

Fece per la chiesa di Santo Spirito della città di Firenze un Crocifisso di legno, che si pose ed è sopra il mezzo tondo dello altare maggiore a compiacenza del priore, il quale gli diede comodità di stanze; dove molte volte scorticando corpi morti, per istudiare le cose di notomia, cominciò a dare perfezione al gran disegno ch’egli ebbe poi“. (Giorgio Vasari, Vita di Michelangelo)

Forse il primo uomo (documentabile) ad avanzare l’ipotesi dell’anatomia del cervello celata nel dipinto di Michelangelo è stato qualche anno fa un medico americano,  Frank Meshberger, notando che le figure dietro Dio e il mantello formano una figura pienamente corrispondente alla sezione sagittale della corteccia cerebrale. E Michelangelo, nel Rinascimento, non era l’unico a studiare l’anatomia dai cadaveri ed a riportarla fedelmente nelle sue opere. Inoltre, al tempo di Michelangelo, gli anatomisti credevano che il prezioso ben dell’intelletto, dono di Dio, avesse la sua sede nel cervello. In base a questa ipotesi, nell’affresco tradizionalmente chiamato “Creazione di Adamo” (qui il link per vedere la Cappella Sistina in 3d), potrebbe essere simboleggiato un messaggio molto particolare.

Continua a leggere

Le rovine di Milano, di Giovanni Agosti. Una recensione a cura di Erica Trabucchi

Area di San'Ambrogio durante i bombardamenti di Milano del 1943

Se ordini il libro tramite il nostro link hai diritto ad uno sconto significativo (Amazon): Le rovine di Milano (Serie bianca)

— — —

Recensire l’ultimo piccolo lavoro di Giovanni Agosti non è semplice; primo perché racconta di fatti e personaggi di un passato recente di cui chi non ho fatto parte, di quegli anni Ottanta che mi sono stati raccontati perché ero troppo piccola per ricordarli. Il testo è tutto incentrato su Milano, una città che a detta dell’autore, vive da parecchi anni una crisi culturale dalla quale non è in grado di uscire. “Questo breve feuilleton critico è stato scritto, di settimana in settimana e a rotta di collo, tra giugno e luglio 2011” ed è comparso in più parti su “Alias”, il supplemento culturale del “Manifesto”, prima di trasformarsi in libello ed essere pubblicato da Feltrinelli nell’Ottobre dello scorso anno.

Continua a leggere