Ospitiamo sul nostro sito il noto piccolo saggio della studiosa dedicato ai prodromi della coscienza animalista e dell’ambientalismo moderno rintracciati nella filosofia antica occidentale. Come Galilei mise in discussione il geocentrismo, alcune filosofie greche misero in discussione l’antropocentrismo, che dominò la cultura occidentale anche e soprattutto sulle basi del pensiero ebraico e cristiano che si riappropriarono di alcuni schemi della filosofia greca, censurandone altri. La studiosa sfata un pregiudizio storico culturale: la credenza che la cultura cristiana debba al suo contatto con la grecità il suo antropocentrismo e il suo scarso spirito ecologico. Al contrario: la studiosa dimostra come la tradizione pitagorico-platonica-aristotelica, in un lungo percorso articolato fra pratiche etiche, qualche deriva spiritualistico-metafisica, e considerazioni più propriamente razionaliste, raggiunse una coscienza critica altissima sul carattere problematico che riveste il rapporto fra i viventi, che servirà da base per la speculazione moderna e contemporanea.
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